Combatti come un Leone
Difenditi come una Montagna
Sorgi come il Sole
Muori come un Eroe


sabato 9 aprile 2011

ANIME GEMELLE

Ho rivisto dopo molto  (qualche mese)  una cara persona,  conosciuta un paio di anni fa, in piena crisi coniugale.
Troppi anni di matrimonio, sempre uguale a se stesso, hanno appiattito tutto, so bene che vuol dire...
Comunque, il punto è che gira di qua e gira di là capita in uno di quei forum che spaziano tra blog personali, e mille altri argomenti, aperti a tutti.
Un altro di quei posti dove tutti sono amici di tutti e anche qualcos'altro...
Sta di fatto che nasce una "bellissima " amicizia,  tra llui/lei  e quasi tutti i giorni si ritrovano a chattare, raccontandosi mile cose, conoscendosi insomma, e conoscendosi, può capitare anche che quella che sembrava solo amicizia diventi, più o meno, qualcosa di più. Le cose continuano, per mesi, fino a esattamente tre mesi dopo, quando ci si accorge che potrebbe essere amore, e le cose si infittiscono.

Sta diventando interessante, vero?

I discorsi si fanno intimi, le promesse si sprecano, le invocazioni e i ringraziamenti all'universo intero anche,  l'incredulità nell'avere finalmente trovato quell'anima che parla al cuore, e qualche anno di differenza sembra non essere un problema ( visto che lui è più giovane). Quando ci si innamora veramente tutto passa in secondo piano, quando due anime si ritrovano e  capiscono che il tempo è un illusione anche,  e figurati poi, il corpo è soltanto apparenza, TU SEI BELLO/A   dentro,  sei un essere speciale, nessuno è come te----

A questo punto del racconto mi si sono drizzate le antenne...qualcosa del tipo la quiete prima della tempesta...

Poi, mentre avviene il fatidico scambio di foto, finalmente le foto direte voi, succede...a uno va bene, l'altro pure, dice, ma già comprendi che cosi' non è.
Mesi di complicità, intensa  armonia, cieli azzurri , tutto si interrompe....il SEI BELLO dentro  che fine ha fatto?

questa ipocrisia dimensionale è straziante, . A volte si ha di fronte davvero l'anima gemella,  la si riconosce,  si inizia,  si prosegue per un pò, ma poi giunge il rifiuto, da parte dell'altra anima, nonostante essa sappia, chi ha di fronte.
Il rifiuto e il distacco,  le cause possono essere diverse, ma il risultato è ancora una volta l'impossibilità dell'unione Sacra.
Perchè?
perchè i cammini sono stati diversi,  le scelte fino a quel momento su binari differenti hanno portato a differenti stati di evoluzione spirituale,  e quindi a diversi risultati, perchè le priorità sono diverse, queste due magnifiche anime possono scegliere cosa sia importante,  se quello che sentono, se l'aspetto fisico, se l'età, se se se se....due anime che hanno avuto percorsi distanti, e che si sono cercate a lungo, ora, insieme o solo una, decidono che non se la sentono.

Deve essere straziante per chi invece decide che l'età, il fisico, il tempo, sono solo apparenze e conta solo ciò che sente il cuore, deve essere davvero straziante amici miei, lasciare andare il compagno/a  della propria  vita dopo aver tanto cercato,  amandolo/a   oltre il tempo e lo spazio, persi , ancora una volta, fino al prossimo incontro.....

giovedì 7 aprile 2011

mai dire banzai

Non sono una sostenitrice di FB.
Ho provato più di una volta ad  iscrivermi, un pò perchè è di moda ( e fammi vedere che c'è di speciale), un pò perchè se non sei su FB sei out, un pò per capire.
Capire che aspide ci faccia uno su Fessbook.
Non avete letto male, ho davvero scritto Fessbook.
Premetto che anche io frequento forum e che trovo del tutto normale quindi interagire sul web, ho solo una evidente orticaria di fronte alle fess-erie che leggo e che mi vengono postate.
Non sono il tipo della ricerca significativa ad ogni costo, capisco che anche mezz'ora sul sito possa servire a nebulizzare l'unico neurone in modo di prepararlo al sonno notturno, ma dopo di questo.. sta piattaforma, a che serve?
Mi dicono a conoscere gente, a diventare amici...
Discutiamone un attimo....l'effimera conoscenza che ne può derivare lascia il tempo che trova, dopo un pò le baggianate sono evidenti, vengono a mancare gli argomenti che, a parte quelli che spaziano dal telegiornale al grande fratello, sono relativi alla moda e alle vacanze.
non serve a nulla, diciamoci la verità, tranne forse, a sapere come ti chiami, dove abiti, che volto hai.
Mi sa anche di una specie di ristorante all'aria aperta....( non vado oltre a quest'idea, piuttosto goth..)
UN inutile sfogo, che non porta a nessun risultato se non forse quello di mettersi in mostra collettivamente.
Ma forse,  ha successo proprio per questo,  qualsiasi pancianata va bene, esiste un tacito accordo per cui ((se mi piaci diventi amico se non mi piaci ti escludo dagli amici... ))  ogni argomento non è un argomento, ma ne è un contorno confuso, carico di modi collaudati e status quo.

Contenti loro.....io entrerei gridando banzaiiiiiiiii.......

lunedì 4 aprile 2011

Cuore di drago

Or dunque, rieccomi qua, a straparlare.
di cosa forse direte, bhè, di come il Diavolo ci metta lo zampino e faccia le pentole ma non i coperchi.
Questo detto popolare sempre valido,  nell'era dei cellulari i cui sms hanno rovinato più di una relazione è sempre all'avanguardia.
Io posso affermare che stavolta il Diavolo non c'entra per nulla, anzi, è solo un modo di dire, di esprimere attraverso un immagine un concetto. Quindi passo al cambio di immagine e ci piazzo Michele, meglio, molto meglio.
Che non si muore per amore è parte del testo di una bellissima canzone di Battisti,  che ho visto alcuni  uscire di testa quando hanno scoperto che la loro relazione fosse preda di facili costumi è vero anche questo.
Ma a volte il " destino" e lo metto fra parentesi,  ci mette di fronte a fatti che molto frequentemente ci siamo abituati ad evitare, proprio per misurare fino a che punto saremmo disposti a fare finta di  nulla, oppure fino a che punto vogliamo essere accomodanti   discriminando il  nostro potere personale.
Il problema poi è soltanto questo, si riduce solo a questo: quanto coraggio possediamo e quanto siamo in grado di usarne per affrontare a cielo aperto una questione di questo tipo.
Se il valore si misura a secondo di quanto coraggio sappiamo esprimere, dobbiamo come minimo distinguere.
Il coraggio è uno, ma l' equazione cambia quando si tratta di usarlo rivolto a noi stessi o quando lo adoperiamo per altri.
Di solito quando lo usiamo per gli "altri" è  miscelato all'amore: lo faccio per....
c'è sempre un Per  che ci permette a volte anche di superare i nostri limiti e questo Per di solito lo amiamo moltissimo, da qua il nostro coraggio.
Se amassimo noi stessi nella stessa misura il coraggio varrebbe il  gioco, amare se stessi vorrebbe dire avere stima di se, conoscere il proprio valore, dedicarsi a " mollare " chi ci circonda e riversare per   noi il potenziale bellico che ci appartiene.
E ci vuole  molto coraggio, per rimettersi in gioco, per affrontare situazioni improvvise, per comprendere che, se decidi di parlare, i rischi sono evidenti.
Si arriva a questo quando la misura è colma o quando si decide che non c'è in fin dei conti più nulla da perdere. Allora, da dove non si sa, giunge infine il coraggio del Sè, tanto declamato, ricercato, rinchiuso chissà dove, nelle cosi' dette pieghe del cuore, perchè al cuor e non alla mente esso appartiene.
Quel Cuor di leone, o di Drago, che dir si voglia.
Non è vero.
Tutto questo sono solo congetture e seghe mentali.
Serve solo dire ora basta,  muovendosi verso ciò  che sappiamo appartenerci di diritto: 

                                                           L'IO  SONO
                                                                   
quando finalmente LASCIAMO CHE QUESTE POCHE LETTERE   assumano il vero significato dentro di noi, allora, il Cuore di drago, pulsa di vita.